1. Guarda con attenzione i venti alle varie quote, e fai il seguente ragionamento: all'ora del mio volo, dove stava l'aria all'ora che fu fatto
il sondaggio verticale? Ad esempio, se volerai a mezzogiorno, e la curva di stato (il sondaggio) è della mezzanotte precedente
(UTC - in estate aggiungi due ore), chiediti dov'era dieci ore prima l'aria che sarà sulla
tua testa a mezzogiorno; se per esempio ti interessa l'instabilità a 2000 m e a quella quota il vento è di 20 kt da 090, ti interessa il sondaggio 200
miglia a est, quindi di Pratica di Mare, ecc. - i dati verticali di un pacchetto di aria (trasportato dal vento) non cambia molto se
suff. lontano da fronti attivi, o se i venti non cambiano troppo alle differenti quote.
2. Ricordando che le previ ufficiali tendono ad essere sempre più pessimiste per motivi legali (...se poi arriva un temporale forte e
qualcuno si fa male, stanno aumentando le richieste di danni all'ente meteo che non lo aveva previsto... tanto vale dire che un temporale ci sarà,
tanto [quasi] nessuno chiederà i danni per un temporale che poi non fu [dico quasi, perchè un albergatore lo ha fatto quando un bellissimo weekend
non arrivarono i turisti per le previ temporalesche! ]), se vuoi sapere la
probabilità dei temporali, allora guarda nel sondaggio (tenuto conto di quanto scritto al punto 1.) com'e l'instabilità "umida", e, se è forte come
spesso lo è in estate, guarda l'umidità - se è poca tra 3000 e 6000 metri i temporali sono improbabili, o tardivi se vengono alimentati solo
dall'umidità bassa "pompata" dalle termiche nel corso della giornata.
3. Un buon libro per capire/approfondire facilmente questi temi è
"Meteorologia per i piloti di volo a vela", di Plinio
Rovesti. Forse troverai il linguaggio un pò ampolloso, ma il contenuto è
veramente efficace per capire l'aria in cui voli.