Sono un project manager che si occupa di elettronica per l' automazione industriale, oltre che parapendista (senza grosse pretese) e amante di tutto ciò che riguarda il volo. Interessante la vostra analisi della possibilità di utilizzare motori elettrici per il volo libero. Abbastanza prevedibile che il problema stesse nel peso degli accumulatori. Mi ha fatto anche piacere leggere tra le righe del vostro sito una certa sensibilità ambientalista e la tendenza alla fantasia e all'innovazione. Complimentandomi con voi, mi permetto ,tra il serio e il faceto, di segnalarvi la possibilità dell'utilizzo di idrogeno e celle a combustibile per la generazione dell'energia elettrica per il motore (anche se temo per il peso e per il costo,che non conosco, di una cella a combustibile da 5-7 Kw). Vi segnalo inoltre il fatto che sull' inserto del corriere della sera "corriere del mezzogiorno" di venerdì 27 luglio 2001(ero in ferie) vi e' un esteso articolo riguardante il piano di insediamento di una ditta nel foggiano che dovrebbe realizzare vetture mosse da un motore ad aria compressa. aventi un'autonomia di circa 200km e una velocità max di circa 110km/h (che fa dedurre una potenza sulla decina di kw) . Ovviamente la cosa fa pensare ad ingombri e pesi eccessivi, ma il tutto sarebbe completamente ecologico (almeno nell'utilizzo dell'energia, se non nella sua generazione a monte). Se in un futuro poi ci fossero celle fotovoltaiche robuste e flessibili, con un rendimento magari del 50% , considerando un'insolazione pari a 500w/m^2, pur tenendo conto della non normalità dei raggi rispetto al piano dell'estradosso di un parapendio.....
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